mercoledì 1 febbraio 2017

Gardin, fr. Gianfranco Agostino, O.F.M.Conv. (1944-2024), ministro generale, arcivescovo

Fr. Gianfranco Agostino Gardin
Ministro provinciale della Provincia Patavina di Sant'Antonio (1988-1995)
117° Ministro generale (1995-2001)
Segretario della Congregazioneper gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica (2006-2009)
Arcivescovo, Vescovo titolare di Cissa (2006-2007)
Arcivescovo, Vescovo titolare di Torcello (2007-2009)
Arcivescovo, Vescovo di Treviso (2009-2019)
Arcivescovo, Vescovo emerito di Treviso (2019-2024)

Domini pulchritudine correpti



Riferimenti biografici
scheda di www.catholic-hierarchy.org
pagina di it.wikipedia.it

Nota

Sono due gli stemmi utilizzati dall'Arcivescovo Gianfranco Agostino Gardin: il primo, dal 2006 al 2009 durante l'ufficio di Segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica; il secondo nel ministero episcopale a Treviso (dal 2009).

Lo stemma da Arcivescovo, Vescovo di Treviso è così descritto nel pagina  di www.diocesitv.it
Le spighe rappresentano il grano che origina il Pane eucaristico e il libro simboleggia la Parola di Dio; Parola ed Eucaristia sono elementi fondanti della nostra fede. Spighe e libro sono in oro, metallo più nobile, simbolo quindi della prima Virtù, la Fede; infatti, è solo attraverso la Fede che possiamo comprendere la forza salvifica della Parola e accogliere realmente l’Eucaristia, la quale costituisce evento memoriale del mistero pasquale di Nostro Signore Gesù Cristo, inizio e fine di tutto, l’ Α (alfa) e l’ Ω (omega).Nominato Vescovo di Treviso da Benedetto XVI, mons. Gardin ha voluto integrare lo stemma con dei riferimenti al nuovo servizio pastorale; ecco quindi l’inserimento del gonfalone, rappresentato nell’iconografia di San Liberale, patrono della Diocesi. Le onde azzurre invece simboleggiano l’acqua; essa costituisce dono indispensabile per la vita del corpo, “fons vitae”; ma richiama anche i concetti di fertilità e di purificazione. L’acqua è molto presente nel linguaggio sacramentale e simbolico della Liturgia; è l’elemento che contraddistingue il rito primario dell’iniziazione cristiana, il Battesimo; l’aspersione dell’acqua lustrale simboleggia la purificazione e la benedizione che scende dal Signore. Anche Gesù utilizza in maniera assai densa l’immagine dell’acqua: si pensi solo alle parole rivolte alla Samaritana: “Chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete, anzi l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna” (Gv 4,14). Le onde sono rappresentate in numero di due, per simboleggiare anche i fiumi Piave e Sile che attraversano il territorio della diocesi; il fiume Piave vuole anche ricordare il paese di origine di mons. Gardin, San Polo di Piave. Il “capo” dello scudo è rappresentato in argento, “smalto” simbolo della trasparenza, quindi della Verità; verità e trasparenza sono stati i pilastri della vita spirituale di San Francesco, il santo fondatore dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali a cui padre Gardin appartiene ed il cui simbolo appare, appunto, nel capo dello stemma. Per il proprio motto episcopale l’Arcivescovo, al momento della sua nomina a Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, volle richiamare, in forma latina, l’espressione “Avvinti dalla bellezza del Signore” tratta dal n. 104 dell’Esortazione Apostolica “Vita Consecrata” del Servo di Dio Giovanni Paolo II.

Ultimo aggiornamento: 13 settembre 2024

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