Fr. Francesco (Costantino) Mazzieri
Ordine dei Frati Minori Conventuali
Prefetto apostolico di Ndola (1938-1959)
Vescovo titolare di Celiana (1938-1959)
1° Vescovo di Ndola (1959-1965)
Vescovo titolare di Case Nere (1965-1970)
Vescovo emerito di Ndola (1970-1983)
Christus annuntietur
Ordine dei Frati Minori Conventuali
Prefetto apostolico di Ndola (1938-1959)
Vescovo titolare di Celiana (1938-1959)
1° Vescovo di Ndola (1959-1965)
Vescovo titolare di Case Nere (1965-1970)
Vescovo emerito di Ndola (1970-1983)
Christus annuntietur
Riferimenti biografici
Lo stemma e il motto sono così presentati nella pubblicazione Alle loro Ecc.ze Rev.me Mons. Francesco Mazzieri OFMConv., Vescovo di Ndola, Assistente al Soglio Pontificio, per il 50° di sacerdozio, e Nicola Agnozzi OFMConv., Vesc. titolare di Adramittio, Ausiliare del Vesc. di Ndola, per la Consacrazione episcopale, edito dai confratelli della Provincia Lauretana dei Frati Minori Conventuali nel 1962 (Ancona, Tip. Flamini):
Nello stemma episcopale di S.E. Mons. Francesco Mazzieri, venerato Vescovo di Ndola (Rhodesia Settentrionale) e senior della gerarchia ecclesiastica della Provincia di Lusaka, figura il sole col monogramma di Cristo che inonda con i suoi raggi una fitta boscaglia: simbolo del Sole di giustizia e di grazia che illumina e riscalda le verdi foreste africane. Accanto, a destra, un braccio deciso e robusto sorregge il bastone dei mazzieri (ecco il riferimento gentilizio), in cui rifulge il nome di Maria sormontato da una piccola croce. Alla base il motto araldico, preso dalla lettera di Paolo di Tarso ai cristiani di Filippi: «Christus annuntietur». Il motto paolino racchiude un magnifico programma di governo pastorale, degno di S.E. Mons. Mazzieri, al quale l'ardore di autentico apostolo ha fatto sospirare, oltre i confini di una parrocchia fiorente e bene organizzata, quale era la sua parrocchia di S. Francesco in S. Maria delle Vergini a Fermo, un campo più vasto nell'Africa Centrale, oggi divenuta una delle più valide speranze della Chiesa missionaria- Ma il contesto della lettera paolina racchiude un sempre opportuno monito su la purezza d'intenzione, con cui l'apostolo di Cristo deve accingersi alla sua opera di evangelizzatore. Diceva Paolo: «vi sono taluni che annunziano Cristo per invidia e spirito di rivalità... Ma che importa? Purché in ogni modo Cristo sia annunziato, sia per pretesto sia con verità, di ciò io godo e ancora ne godrò... » (Filip. 1, 15-18).
Nello stemma episcopale di S.E. Mons. Francesco Mazzieri, venerato Vescovo di Ndola (Rhodesia Settentrionale) e senior della gerarchia ecclesiastica della Provincia di Lusaka, figura il sole col monogramma di Cristo che inonda con i suoi raggi una fitta boscaglia: simbolo del Sole di giustizia e di grazia che illumina e riscalda le verdi foreste africane. Accanto, a destra, un braccio deciso e robusto sorregge il bastone dei mazzieri (ecco il riferimento gentilizio), in cui rifulge il nome di Maria sormontato da una piccola croce. Alla base il motto araldico, preso dalla lettera di Paolo di Tarso ai cristiani di Filippi: «Christus annuntietur». Il motto paolino racchiude un magnifico programma di governo pastorale, degno di S.E. Mons. Mazzieri, al quale l'ardore di autentico apostolo ha fatto sospirare, oltre i confini di una parrocchia fiorente e bene organizzata, quale era la sua parrocchia di S. Francesco in S. Maria delle Vergini a Fermo, un campo più vasto nell'Africa Centrale, oggi divenuta una delle più valide speranze della Chiesa missionaria- Ma il contesto della lettera paolina racchiude un sempre opportuno monito su la purezza d'intenzione, con cui l'apostolo di Cristo deve accingersi alla sua opera di evangelizzatore. Diceva Paolo: «vi sono taluni che annunziano Cristo per invidia e spirito di rivalità... Ma che importa? Purché in ogni modo Cristo sia annunziato, sia per pretesto sia con verità, di ciò io godo e ancora ne godrò... » (Filip. 1, 15-18).
Ultimo aggiornamento: 30 novembre 2017
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