Antonio Briganti
Vescovo di Orvieto (1871-1882)
Arcivescovo titolare di Apamea di Siria (1882-1906)
|
02 |
Blasonatura/descrizione
[?] Di ... alla torre di ... affiancata in punta da due querce e sormontata a destra da una stella (6) di ... e a sinistra da un colomba di ...
Così nel volume sotto citato è presentato lo stemma del Prelato: «Mancando titoli nobiliari, la ditta catastale della famiglia Briganti non portava il fregio della nobiltà con lo stemma gentilizio. Il modesto pievano di Torgiano, assunto alla dignità vescovile, veniva a far parte del ceto nobiliare, la cui insegna non deve mancare sulla porta della Cattedrale o del Palazzo Vescovile, e di più sul sigillo e sulle carte di cancelleria. Lo stemma di Mons. Briganti (la torre, fiancheggiata da due querce, sormontata dalla colomba e dalla stella) preconizzò la sua personalità. La torre sta a rappresentare la solidità, la luce della stella è simbolo della Sapienza e la colomba della Bontà; la famiglia Briganti accetta ben volentieri (e quale augurio) di adottare questo Stemma, dal quale è stato tolto il "Galero" e in sua vece aggiunto il motto: HONESTAS ET STELLA IN FIRMITATE DOMUS: una casa è incrollabile se basata su queste virtù».
Riferimenti araldici
La vita e le opere di mons. Antonio Briganti, vescovo di Orvieto, arcivescovo di Apamea. Ricordi di cronistoria locale contemporanea (1817-1906), a cura di un suo pronipote [Francesco Briganti], Perugia, N. Simonelli, 1960.
Riferimenti biografici
scheda di www.catholic-hierarchy.org
Fonti immagini
01 stemma tratto da La vita e le opere di mons. Antonio Briganti, vescovo di Orvieto, arcivescovo di Apamea. Ricordi di cronistoria locale contemporanea (1817-1906), a cura di un suo pronipote [Francesco Briganti], Perugia, N. Simonelli, 1960.
02 pagina di www.beweb.chiesacattolica.it