domenica 23 giugno 2019

Diocesi di Osimo, quindi Osimo e Cingoli

Diocesis Auximana (et Cingulana)

La diocesi di Osimo è stata una sede vescovile della chiesa cattolica in Italia.
Il primo vescovo di Osimo di cui si hanno notizie fu san Leopardo vissuto in epoca incerta, probabilmente nel IV o V secolo. Nel 599, papa Gregorio Magno affidò la chiesa osimana, «diu pastorali sollecitudine destitutam», ossia da lungo tempo vacante, alle cure pastorali del vescovo Sereno di Ancona. A partire dal VII secolo riprende la serie episcopale osimana con il vescovo Fortunato, che prese parte al concilio lateranense indetto da papa Martino I nel 649 per condannare l'eresia monotelita. 
Nel XIII secolo, nel contesto della lotta tra guelfi e ghibellini, la città di Osimo aderì al partito dell'imperatore Federico II. Per questo motivo, il 22 maggio 1240 papa Gregorio IX soppresse la diocesi di Osimo e ne incorporò il territorio nell'erigenda diocesi di Recanati. Il 15 novembre dello stesso anno Osimo passò sotto la giurisdizione del vescovo di Numana, come compensazione per la perdita della potestà vescovile su Recanati. Questa situazione perdurò fino al 13 marzo 1264, quando papa Urbano IV ripristinò la sede vescovile di Osimo.
Nel 1320 Osimo si ribellò nuovamente e incarcerò il vescovo Berardo II. Allora papa Giovanni XXII privò nuovamente Osimo della dignità episcopale, ma poiché gli altri centri della diocesi avevano osteggiato la ribellione, concesse per questi un proprio vescovo con il titolo di episcopus dioecesis ecclesiae Auximanae, olim cathedralis. Come cattedrale fu in uso la chiesa di Santa Maria di Cingoli. Il 12 luglio 1368 papa Urbano VI concesse la restituzione della cattedra vescovile a Osimo.
Il 20 agosto 1725 papa Benedetto XIII ristabilì la sede vescovile di Cingoli ricavandone il territorio dalla diocesi di Osimo ed unita aeque principaliter alla stessa sede osimana.
Il 15 agosto 1972 la diocesi di Osimo, fino a quel momento immediatamente soggetta alla Santa Sede, entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Ancona. Nel settembre dello stesso anno, Carlo Maccari, già arcivescovo di Ancona e Numana, fu nominato anche vescovo di Osimo, che da otto anni era priva di un proprio pastore, unendo così in persona episcopi le tre sedi.  
L'11 febbraio 1976 Francesco Tarcisio Carboni fu nominato vescovo di Cingoli, che in questo modo venne formalmente separata da Osimo ed unita in persona episcopi a Macerata e Tolentino, Recanati, Treia. Il 30 settembre 1986 è stata stabilita la plena unione delle diocesi di Ancona e Osimo e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome attuale di Ancona-Osimo, mantenendo la dignità metropolitica.

Riferimenti
scheda di www.catholic-hierarchy.org (Osimo)
scheda di www.catholic-hierarchy.org (Osimo e Cingoli)
pagina di it.wikipedia.org

Ordinari di Osimo

[...]
1347-1358: Mannelli, Luca, O.P.
[...]
1498-1515: Sinibaldi, Antonio
1515-1547: Sinibaldi, Giambattista
1547-1551: Senili, Cipriano
1551-1574, Cupis, Bernardino de
1574-1588: Firmano, Cornelio
1588-1591: Fiorenzi, Teodosio
1591-1620: Galli, Antonio Maria
1620-1639: Galamini, Agostino, O.P.

1642-1652: Verospi, Girolamo
1652-1655: Betti, Lodovico
1656-1691: Bichi, Antonio
1691-1700: Pallavicini, Opizio

1709-1712: Conti, Michelangelo dei

1714-1724: Spada, Orazio Filippo
1724-1725: Pipia, Agostino Pipia, O.P.

Ordinari di Osimo e Cingoli

1725-1727: Pipia, Agostino, O.P.
1729-1734: Bernabei, Ferdinando Agostino, O.P.
1734-1740: Lanfredini, Giacomo
1740-1774: Compagnoni, Pompeo
1776-1807: Calcagnini, Guido
1808-1815: Castigliane, Giovanni
1823-1824: Dandini, Ercole
1824-1827: Zelli, Gregorio, O.S.B., amministratore apostolico
1827-1828: Ascensi, Timoteo Maria, O.C.D.
1828-1838: Benvenuti, Giovanni Antonio
1839-1848: Soglia Ceroni, Giovanni

1856-1861: Brunelli, Giovanni

1863-1871: Nobili Vitelleschi, Salvatore
1871-1888: Seri-Molini, Michele
1888-1893: Mauri, Egidio
1894-1916: Scotti, Giovanni Battista
1917-1924: Fiorani, Pacifico

1945-1964: Brizi, Domenico

1972-1986: Maccari, Carlo

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