Archidioecesis Ferrariensis
La sede di Ferrara ha origine dalla più antica diocesi di Voghenza. Con molta probabilità il cristianesimo è arrivato a Voghenza dalla vicina Ravenna grazie ai numerosi scambi commerciali che, per via fluviale. Secondo la tradizione il primo vescovo di Voghenza fu Oltrando (o Otrado) attorno al 330, vescovo che fu ordinato da papa Silvestro I. La cronotassi episcopale fa succedere al protovescovo tali Giulio (331) e Leone (364). Notizie più certe si hanno circa il vescovo Costanzo, al quale scrisse lo stesso sant'Ambrogio in occasione della morte del vescovo di Imola.
La diocesi, originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Milano, nella prima metà del V secolo entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Ravenna. Così nel 442 fu il metropolita di Ravenna, san Pietro Crisologo, che consacrò il vescovo Marcellino.
Ultimo vescovo di Voghenza fu Maurelio (o Maurilio) nel 644. A questo punto la diocesi fu trasferita più a nord, in una terra più sicura rispetto alle incursioni barbariche e anche a causa della persecuzione portata avanti dallo scismatico Mauro, arcivescovo di Ravenna. La sede fu dapprima trasferita a Ferrariola (Forum Alieni in latino, detta anche "Babilonia"), dove fu costruita una cattedrale dedicata a san Giorgio (San Giorgio Transpadano). Tuttavia i vescovi continuarono a portare il titolo di Voghenza per altri tre secoli: risale al 965 il primo documento in cui un vescovo si intitola Episcopus Ferrariensis. Per tutto il resto del X secolo si alternano nelle intestazioni il vecchio e il nuovo titolo.
All'inizio del XII secolo durante l'episcopato di Landolfo la sede vescovile fu trasferita ancora più a nord, sulla riva opposta del Po di Volano, dove fu edificata l'attuale cattedrale, anch'essa dedicata a san Giorgio, consacrata nel 1135. Nello stesso periodo la diocesi si sottrasse alla giurisdizione metropolitica dell'arcivescovo di Ravenna, ottenendo nel 1106 da papa Pasquale II la bolla di esenzione, confermata da altre due bolle di papa Innocenzo II del 1133 del 1139.
Nel 1735 papa Clemente XII elevò la sede al rango di arcidiocesi e nel 1803, in forza del concordato fra Napoleone Bonaparte e papa Pio VII, a sede metropolitana e le furono date come suffraganee le diocesi di Adria, di Comacchio, di Mantova e di Verona.
Nel 1815 il Congresso di Vienna sottrasse a Ferrara le suffraganee a nord del Po e anche la diocesi di Comacchio ritornò nella provincia ecclesiastica di Ravenna. Ferrara si trovò così a non avere più diocesi suffraganee; negli Annuari Pontifici di fine secolo è segnalata come immediatamente soggetta alla Santa Sede.
Dal 1908 al 1920 gli fu unita la sede di Comacchio dal 1908 al 1920. Con la stessa fu unita in persona episcopi dal 1976. Nello stesso anno Ferrara perse la dignità metropolitica, pur mantenendo il titolo arcivescovile, e divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Bologna.
Nel 1986 fu stabilita la plena unione delle due diocesi e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome di Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio.
Riferimenti
scheda di www.catholic-hierarchy.org
pagina di it.wikipedia.org
Ordinari
[...]
1431-1446: Tavelli, Giovanni, C.A.S.H., beato
1446-1460: Legname, Francesco dal
1474-1494: Della Rovere, Bartolomeo
1494-1503: Borja Llançol de Romaní, Juan de
1520-1550: Salviati, Giovanni, amministratore apostolico
1550-1563: Este, Luigi d', amministratore apostolico
1563-1577: Rossetti, Alfonso
1590-1611: Fontana, Giovanni
1611-1627: Leni, Giambattista
1628-1637: Magalotti, Lorenzo
1655-1663: Pio di Savoia, Carlo
1663-1669: Donghi, Giovanni Stefano
1670-1690: Cerri, Carlo
1696 : Tarugi, Domenico
1696 : Cenci, Baldassarre
1701-1717: Verme, Taddeo Luigi dal
1738-1740: Elci, Raniero d'
1773-1777: Giraud, Bernardino
1807-1822: Fava Ghislieri, Paolo Patricio
1823-1826: Odescalchi, Carlo
1826-1834; Filonardi, Filippo
1877-1893: Giordani, Luigi
1893-1896: Mauri, Egidio, O.P.
1896-1900: Respighi, Pietro
1919-1929: Rossi, Francesco