giovedì 10 febbraio 2022

Lopes, Steven Joseph (1975- ), vescovo

Steven Joseph Lopes
Vescovo, Ordinario dell'ordinariato personale della Cattedra di San Pietro, 2015-

Magna opera Domini

Blasonatura/descrizione

Lo stemma si legge da cima a fondo e rivela l'identità del portatore. Lo scudo è diviso in due metà da una cinta muraria che riprende lo stemma dell'arcidiocesi di San Francisco, la diocesi dove il vescovo Lopes ha frequentato la scuola elementare e il college e per la quale è stato anche ordinato sacerdote. Le mura evocano il presidio di San Francisco, il forte fondato dalla Spagna nel 1776 e che segna l'inizio della città della baia.
La metà superiore dello scudo raffigura una corona e due pietre, rappresentazioni tradizionali del nome Stefano. Il nome deriva dalla parola greca che significa "incoronato". Questa allusione a una corona assume un significato particolare nel Nuovo Testamento. Negli Atti degli Apostoli si racconta la testimonianza del diacono Stefano che è stato messo a morte per la fede nella divinità di Gesù Cristo e così è diventato il primo a ricevere la corona del martirio. Le due pietre su entrambi i lati della corona ricordano il martirio di Santo Stefano, morto lapidato. La particolare forma della corona raffigurata ricorda la corona reale del Portogallo di Giovanni VI, un cenno alle origini portoghesi del padre di Lopes.
La metà inferiore dello scudo raffigura un lupo, in latino lupus, da cui deriva il cognome Lopes. Se è vero che la Sacra Scrittura spesso raffigura il lupo come minaccia per il "gregge" di Dio, il lupo è stato anche ampiamente utilizzato in molte forme di araldica fin dal Medioevo per rappresentare le virtù di coraggio, nobiltà, operosità e perseveranza. Poiché il lupo è un animale intensamente sociale e a cui fa molto male l'isolamento, la letteratura medievale a volte ha proposto il lupo come immagine della società della Chiesa.
I colori utilizzati nelle armi (argento e rosso) sono tratti dal stemma dell'arcidiocesi di San Francisco e sono anche un cenno alle origini polacche della madre del vescovo.
Dietro lo scudo è posta una croce processionale d'oro e il tutto è circondato da un galero verde con sei nappe su ogni lato, disposte in tre file. La croce e il galero sono le insegne araldiche di un prelato di rango vescovile in accordo con l'istruzione della Santa Sede del 31 marzo 1969. Il colore del cappello e il numero delle nappe indicano il rango di prelato (vescovo, arcivescovo, cardinale), una consuetudine ancora osservata in araldica ecclesiastica. La croce è contrassegnata da cinque ametiste, il gioiello di pietra tradizionalmente associato a un vescovo, che qui ricordano il vero prezzo della nostra salvezza, le sante piaghe di Cristo.
Su un cartiglio si trova il motto episcopale di mons. Lopes, Magna Opera Domini, Grandi sono le opere del Signore. Questo motto è tratto dal salmo 111: io celebrerò il Signore con tutto il cuore nel convegno dei giusti e nell'assemblea. Grandi sono le opere del Signore e contemplate da chi le ama.

Riferimenti biografici
scheda di www.catholic-hierarchy.org
pagina di it.wikipedia.org

Fonti immagini
post della pagina Facebook di Marco Foppoli

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