Segretario della Congregazione per la dottrina della fede, 2017-2022
Arcivescovo, Vescovo titolare di Cerveteri, 2017-2022
Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, 2022-
Domine tu omnis scis
Blasonatura/descrizione
Lo stemma dell’Arcivescovo Giacomo Morandi si compone di quattro parti con al centro – in cuore – la croce di San Geminiano patrono principale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola e con i colori caratteristici – giallo e blu – della città di Modena.
Nel primo riquadro il Libro aperto della Parola di Dio al quale ogni credente attinge per avere luce e forza per camminare secondo la volontà di Dio. Colui che è chiamato ad essere pastore del popolo di Dio è il primo uditore e servo di questa Parola vero e autentico nutrimento del popolo a lui affidato.
A fianco del Libro, un Gufo i cui occhi grandi gli permettono di vedere anche e soprattutto nella notte. È il simbolo di colui che vigilia – del monaco – che nella contemplazione orante della Parola riesce ad intuire la volontà del suo Signore, acquisisce quella sapienza del cuore che non è semplicemente il frutto del suo studio e della sua competenza, ma dono che scaturisce dall’intimità e dall’amicizia con il Signore Gesù Cristo al quale ha consegnato la sua vita. Ogni credente è chiamato a questa intimità che gli dischiude il significato della sua esistenza e lo rende capace anche nella notte della prova, di intravedere le tracce e i segni della presenza del Risorto.
Nel terzo riquadro a sinistra la Stella simbolo della Vergine Maria che ha accolto e meditato nel suo cuore la Parola divenendo Madre. In lei Madre di Cristo, ogni discepolo ha il modello permanente di come ci si pone nei confronti della Parola di Dio: una Parola accolta e meditata che riempie di fecondità e benedizione la vita di ogni battezzato.
Infine, nel quarto riquadro la barca con una rete con sette pesci. È l’immagine della Chiesa inviata ad evangelizzare. I sette pesci esprimono pienezza e universalità. La scena evangelica a cui si allude è quella descritta in Gv 21. I discepoli guidati da Pietro ritornano senza aver preso nulla, il Signore risorto va loro incontro e li invita ad uscire di nuovo a pescare e questa volta la pesca è sovrabbondante. Il racconto ha un’intensa coloritura eucaristica. Il Signore risorto visita la sua Chiesa in ogni Eucaristia celebrata: è da questo incontro che la Chiesa trae la fecondità della sua missione e la certezza che è il Signore a guidare la sua Chiesa che mai rimane orfana e sola.
Riferimenti biografici
scheda di www.catholic-hierarchy.org
pagina di it.wikipedia.org
Riferimenti araldici
pagina di www.diocesi.re.it
Fonti immagini
pagina di www.diocesi.re.it
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