sabato 21 gennaio 2017

Essayan, fr. César, O.F.M.Conv. (1962- ), vescovo


Fr. César Essayan
Custode provinciale della Custodia provinciale di Oriente e Terra Santa
(2010-2016)
Vicario apostolico di Beirut (2016- )
Vescovo titolare di Mareotes (2016- )

Evangelium et caritas

Riferimenti biografici
scheda di  www.catholic-hierarchy.org

Descrizione dello stemma a cura dello stesso presule
I 5 punti rossi della croce rappresentano le cinque piaghe di Gesù. Per la sua Passione e la sua
Croce egli ci ha donato la Salvezza. Così il vescovo è chiamato ad abbracciare la croce di Cristo e amare il suo popolo ad immagine e nel nome di Dio.
L'emblema francescano è il segno della famiglia religiosa alla quale appartengo. È anche un richiamo a conformare la mia vita a quella di Cristo.
Il Cedro rappresenta il Libano, il paese dove sono nato, dove sono cresciuto e ho passato la mia vita. Il Cedro del Libano è stato utilizzato anche per la costruzione del Tempio di Gerusalemme al tempo del re Salomone. Rappresenta il mio impegno per il mio paese e il mio desiderio di lavorare perché il Libano incarni i valori del Vangelo e sia segno del Regno di Dio nella convivenza fraterna e solidale di tutti i suoi figli.
Il Cedro è anche il simbolo della Vergine Maria. È anche sotto questo nome che la invochiamo nelle litanie perché ella è stata il Tempio di Dio, il luogo dell'Incarnazione del Verbo. È a lei che io consacro la mia vita e la missione che sono chiamato a compiere nella Chiesa e nel mondo.
I monti ricordano quelli dell'Armenia e dunque le mie origini. Ricordano inoltre l'Ararat dove - secondo la tradizione - si è arenata l'Arca di Noè e dunque il luogo dove ha avuto inizio la nuova creazione, quella dopo il diluvio. Questo mi ricorda il mio battesimo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, il battesimo che mi ha reso figlio di Dio, tempio dello Spirito Santo e il luogo dell'amore del Padre. Questo mi ricorda quindi che sono membro della Chiesa che è e che sarà sempre una, santa, cattolica e apostolica, e dunque un richiamo all'impegno ecumenico. I tre monti mi richiamano infine a vivere ogni giorno le virtù teologali: la fede, la speranza e la carità.
Il mio motto: "Vangelo e carità".
Un motto tratto dalla vita di sant'Antonio di Padova, il mio nome di battesimo. Esso riassume le colonne della mia vita: l'amore della Parola di Dio, l'amore di Dio e del prossimo, come sant'Antonio. Un ricordo delle parole di Dio: «Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo» (Lv 19,2).

Ultimo aggiornamento: 18 ottobre 2017

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