mercoledì 25 gennaio 2017

Viola, fr. Vittorio, O.F.M. (1965- ), vescovo

Fr. Vittorio Viola
Vescovo di Tortona (2014- )

In tuis te invenio sacramentis

Riferimenti biografici

scheda di www.catholic-hierarchy.org
pagina di it.wikipedia.org


Fonti immagini
pagina di www.assisiofm.it

Presentazione dello stemma dalla pagina di www.assisiofm.it:
Il “capo” dello scudo è occupato dal simbolo dell’ordine francescano (ossia la “conformità” in cui appare il braccio di Cristo incrociato con il braccio manicato in marrone di san Francesco e con la croce sullo sfondo, entrambi con le mani mostranti le stimmate, l’“inscindibile patto” tra san Francesco e il Salvatore con l’unico chiodo che fissa le due mani per affermare visivamente il suo voto di affezione al Signore nell’ordine dei frati Minori) in ossequio all’appartenenza di Padre Vittorio all’Ordine dei frati Minori. Tale simbolo – adottato anche dal piemontese cardinale cappuccino Guglielmo Massaia – ha origine in san Bonaventura da Bagnoregio che eletto vescovo di Albano lo volle come stemma episcopale (Cfr. S. Gieben, Lo stemma francescano. Origine e sviluppo, Istituto Storico dei Cappuccini, Roma 2008). Sul resto dello scudo campeggia l’immagine della Porziuncola, la piccola chiesa ove Francesco “l’umiltà degli inizi; qui progredì nelle virtù; qui raggiunse felicemente la mèta. Questo luogo, al momento della morte, raccomandò ai frati come il luogo più caro alla Vergine” (San Bonaventura, Leggenda Maggiore II,8; FF 1048) [...]. Un particolare affetto – come per ogni francescano – lega P. Vittorio alla Porziuncola: al momento della nomina a Vescovo di Tortona, egli ricopriva l’incarico di Custode del Convento e della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. A lato dell’immagine della Porziuncola appare una stella a otto punte, diffuso simbolo mariano nell’iconografia classica. È un richiamo al simbolo araldico del Santuario di Oropa. È in argento, simbolo della trasparenza, della purezza della Beata Vergine Immacolata. Il campo azzurro è il simbolo della incorruttibilità del cielo, delle idealità che salgono verso l’alto; rappresenta il distacco dai valori terreni e l’ascesa dell’anima verso Dio.
Il motto: In tuis te invenio sacramentis.
Le parole del motto episcopale di mons. Viola sono tratte dall’Apologia del profeta Davide di sant’Ambrogio (12,58). La frase completa così recita: Faciem ad faciem te mihi, Christe, demonstrasti; in tuis te invenio sacramentis (Tu ti sei mostrato a me faccia a faccia, o Cristo: io ti trovo nei tuoi Sacramenti). La scelta rivela l’amore per la Liturgia di Mons. Viola: è nei sacramenti che ci viene dato di poter fare l’esperienza salvifica dell’incontro con Cristo.


Ultimo aggiornamento: 18 ottobre 2017

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