Marco Brunetti
Vescovo di Alba (2016- )
Misericordes sicut Pater
Blasonatura/descrizione
[?] Inquartato: nel 1° di rosso leone d’oro, alato e nimbato dello stesso, con testa posta di fronte, accovacciato, tenente tra le zampe anteriori avanti al petto il libro d’oro aperto dell’Evangelo scritto delle parole a lettere maiuscole romane di nero PAX TIBI MARCE nella prima facciata in quattro righe ed EVANGELISTA MEUS nella seconda facciata, similmente in quattro righe; nel 2° d'argento a due tralci di vite fruttati e pampinati al naturale intrecciati in doppia croce di Sant'Andrea; nel 3° due rami di ulivo al naturale anchessi intrecciati in doppia croce di Sant'Andrea; nel 4° di rosso alle fede d’oro posta in banda.
Il leone alato nel 1° quarto, simbolo dell'evangelista Marco, è un chiaro riferimento al nome del vescovo: si tratta della versione del "leone di San Marco" detta in molèca o in maestà, in cui viene rappresentato in maniera frontale, con le ali attorno alla propria figura e tiene il libro aperto davanti a se e ha la zampa destra appoggiata su di esso e la sinistra piegata sempre davanti a se (cf pagina di www.venicepedia.it; pagina di it.wikipedia.org); le due mani che si stringono, in araldica "fede", del 4° cantone richiamano la parabola del buon samaritano. I tralci di vite e i rami di ulivo, rispettivamente nei cantoni 2° e 3°, hanno più motivazioni: prioritariamente identificano il vino e l’olio usati dal samaritano per curare le ferite dello sfortunato viandante, inoltre richiamano le colline, adornate di fecondi vigneti, del Piemonte, regione in cui è nato il padre di don Marco, e delle Langhe in particolare. I rami di ulivo vogliono essere anche un omaggio alla terra d’origine della mamma del vescovo eletto, il Salento pugliese. I quadranti dello scudo sono in rosso e in argento: il primo è il colore della carità, e del sangue, il secondo è il colore della trasparenza, quindi della purezza della Vergine Maria alla cui materna protezione Brunetti affida il suo nuovo ministero episcopale. Inoltre, rosso e argento sono anche i colori che campeggiano nello stemma del Piemonte (cf pagina di www.cattoliciromani.it).
Riferimenti biografici
[?] Inquartato: nel 1° di rosso leone d’oro, alato e nimbato dello stesso, con testa posta di fronte, accovacciato, tenente tra le zampe anteriori avanti al petto il libro d’oro aperto dell’Evangelo scritto delle parole a lettere maiuscole romane di nero PAX TIBI MARCE nella prima facciata in quattro righe ed EVANGELISTA MEUS nella seconda facciata, similmente in quattro righe; nel 2° d'argento a due tralci di vite fruttati e pampinati al naturale intrecciati in doppia croce di Sant'Andrea; nel 3° due rami di ulivo al naturale anchessi intrecciati in doppia croce di Sant'Andrea; nel 4° di rosso alle fede d’oro posta in banda.
Il leone alato nel 1° quarto, simbolo dell'evangelista Marco, è un chiaro riferimento al nome del vescovo: si tratta della versione del "leone di San Marco" detta in molèca o in maestà, in cui viene rappresentato in maniera frontale, con le ali attorno alla propria figura e tiene il libro aperto davanti a se e ha la zampa destra appoggiata su di esso e la sinistra piegata sempre davanti a se (cf pagina di www.venicepedia.it; pagina di it.wikipedia.org); le due mani che si stringono, in araldica "fede", del 4° cantone richiamano la parabola del buon samaritano. I tralci di vite e i rami di ulivo, rispettivamente nei cantoni 2° e 3°, hanno più motivazioni: prioritariamente identificano il vino e l’olio usati dal samaritano per curare le ferite dello sfortunato viandante, inoltre richiamano le colline, adornate di fecondi vigneti, del Piemonte, regione in cui è nato il padre di don Marco, e delle Langhe in particolare. I rami di ulivo vogliono essere anche un omaggio alla terra d’origine della mamma del vescovo eletto, il Salento pugliese. I quadranti dello scudo sono in rosso e in argento: il primo è il colore della carità, e del sangue, il secondo è il colore della trasparenza, quindi della purezza della Vergine Maria alla cui materna protezione Brunetti affida il suo nuovo ministero episcopale. Inoltre, rosso e argento sono anche i colori che campeggiano nello stemma del Piemonte (cf pagina di www.cattoliciromani.it).
Riferimenti biografici
scheda di www.catholic-hierarchy.org
pagina di it.wikipedia.org
Fonti immagini
pagina di www.acalba.it
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