venerdì 13 aprile 2018

Bello, Antonio (1935-1993), vescovo

Antonio (Tonino) Bello
Vescovo di Molfetta, Giovaniazzo e Terlizzi (1982-1986)
Vescovo di Ruvo (1982-1986)
Vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi (1986-1993)

Audiant et laententur


02

Riferimenti biografici
scheda di www.catholic-hierarchy.org
pagina di it.wikipedia.org

Fonti immagini
01 pagina di  www.webdiocesi.chiesacattolica.it
02 post di blog.libero.it

Nella pagina del sito ufficile della causa di canonizzazione del Servo di Dio mons. Antonio Bello, si legge: «Lo stemma lo volle semplice, riprendendo quello del suo Paese Alessano che aveva nello scudo due ali a cui aggiunse una croce. E come motto scrisse: “Ascoltino gli umili e si rallegrino” [Sal 33,3] che solo per motivi araldici si piegò ad apporre in latino “Audiant et laetentur“, perché diceva i poveri non conoscono il latino». In realtà anche nello stemma della città di Alessano compare la croce: Croce rossa su campo argento in mezzo a due ali di colore azzurro, piantata sopra tre monti e sormontata da una corona d'oro con cinque torri (vedi pagina di it.wikipedia.org (Armoriale dei comuni della provincia di Lecce)).
Come riferische Ignazio Pansini nella pagina di www.mosaicodipace.it al termine dei suoi giorni lo stesso Vescovo ebbe a dire riguardo al suo stemma: «ieri un mio amico sacerdote, don O.C., mi ha detto: “Certo lo stemma te lo sei indovinato: una croce senza peso perché sorretta da due ali”. Non ci avevo pensato mai, anche perché quello è lo stemma del mio paese e io non sapevo cosa scegliere quando sono stato ordinato vescovo».

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