martedì 27 marzo 2018

Abbazia di San Pietro in Villanova di San Bonifacio

Abbatia Sancti Petri de Villanova

Le prime notizie documentate sull’abbazia risalgono agli inizi del secolo XII quando, nel 1131 venne compiuta, sotto l'abate Uberto dei Conti di San Bionifacio, l’attuale costruzione romanica.
Nel 1168, con una bolla di Alessandro III, furono definiti i confini e si fissarono i diritti fra
l’abbazia e la parrocchia di San Bonifacio. Il suo successore, Lucio III, prese sotto la protezione apostolica il monastero, tutelandone i diritti e l’integrità dei beni presenti e futuri (1185). Otto anni dopo Enrico VI, con un diploma imperiale, concesse all’abate Riprando e ai suoi successori parecchi nuovi possessi e la giurisdizione civile sopra di essi.
Nella prima metà del secolo XV divenne un’abbazia commendataria di collazione pontificia, cioè data in amministrazione ad altissimi prelati. La commenda fu poi restituita da Torquato Bembo nelle mani di Pio IV, il quale nel 1562 affidò l’abbazia alla congregazione del Monte Oliveto: così ai primitivi benedettini neri subentrarono quelli bianchi.
Il 12 settembre 1771, su decreto del Senato Veneto, fu soppresso il monastero con tutti i suoi vasti beni; da allora Villanova divenne una parrocchia, alle dipendenze della diocesi di Vicenza.
Il 23 aprile 1949, per mezzo di un decreto concistoriale, il S. Padre Pio XII ripristinò alla insigne e antichissima chiesa di San Pietro Apostolo il titolo di abbazia, ed al suo parroco pro tempore concesse il titolo di Abate-Parroco, col privilegio di portare l’anello.

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Riferimenti
pagina di it.wikipedia.org
sito ufficiale
Fonti immagini
01 pagina di www.abbaziavillanova.org
02 scheda di www.beweb.chiesacattolica.it (vedia anche scheda dello stesso sito)

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