Vescovo coadiutore di Aquileia (1699-1714)
Vescovo titolare di Tiziopoli (1699-1714)
Vescovo di Verona (1714-1725)
Patriarca di Venezia e Primate di Dalmazia (1725-1734)
Blasonatura/descrizione
Di rosso alla banda d'argento scalinata di sette gradini
02 |
Riferimenti biografici
scheda di www.catholic-hierarcy.org
pagina di it.wikipedia.org
pagina di www.treccani.it (Dizionario biografico degli italiani)
Riferimenti araldici
pagina di it.wikipedia.org (Gradenigo)
02 scheda di www.beweb.chiesacattolica.it
Nota
Lo stemma 02 sovrappone l'arma dei Gradenigo (di rosso alla banda d'argento scalinata di sette gradini) a quella di signoria del Patriarcato di Aquileia: inquartato, nel primo e quarto d’azzurro all’aquila d’oro, nel secondo di rosso al castello merlato attraversato dalla banda d’azzurro caricata di un ramoscello di quercia, o di vite, nel terzo d’argento alla croce di Sant’Andrea di rosso, in cui sono riunite le armi di Aquileia, San Vito al Tagliamento e San Daniele (vedi pagina di www.araldicacivica.it)
Ultimo aggiornamento: 5 maggio 2018
In Sant'Elena al Duomo vi è un dipinto raffigurante medesima arma, ma (a parte la mancanza della banda sul castello), lo scudetto "sul tutto" rappresenta l'arma Dolfin e non Gradenigo. Potrebbe essere un omaggio al consacratore principale del vescovo Marco, vale a dire il card. Marco Daniello Delfino, vescovo di Brescia, o ci sono ragioni più specifiche? Grazie infinite.
RispondiEliminaDalla sua descrizione sembra si tratti dello stemma di Giovanni Dolfin sovrapposto a quello della signoria del Patriarcato di Aquileia come descritto alla pagina https://araldicaecclesiastica.blogspot.com/2018/04/dolfin-giovanni-1617-1699-vescovo.html (anche in questo caso mancante della banda sul castello).
Elimina