domenica 4 febbraio 2018

Torti, Giuseppe (1928-2005), vescovo

Giuseppe Torti
Vescovo di Lugano (1995-2004)
Vescovo emerito di Lugano (2004-2005)

Fides per opera

Blasonatura/descrizione
Inquartato: al 1° e 4° partito d'azzurro e di rosso, alla graticola di san Lorenzo d'oro sul tutto; al 2° e 3° d'argento al manto di san Martino di rosso steso su una spada d'azzurro posta in sbarra

Riferimenti biografici
scheda di www.catholic-hierarchy.org
pagina di it.wikipedia.org

Riferimenti araldici
pagina di www.diocesilugano.ch

Fonti immagini
pagina di www.ngw.nl

Lo stemma è così presentato nella pagina di www.diocesilugano.ch
Martino di Tours, evangelizzatore della Gallia e padre del monachesimo in Occidente, è il primo santo non martire. Vissuto nel sec. IV era nato a Sabaria in Pannonia. Formatosi a Pavia, fu dapprima soldato. Alle porte di Amiens divise il suo mantello di cavaliere con un povero. Diventato cristiano, si stabilì a Poitiers e fu amico di s. Ilario. Fondò il monastero di Ligugé. Vescovo di Tours nel 371, continuò l'austera vita del monaco, distinguendosi per lo zelo pastorale: preghiera, annuncio del Vangelo, carità. Forte assertore dell'ortodossia, fu antesignano dell'ecumenismo, intervenendo a favore dei priscillinaristi. Propugnò l'indipendenza della Chiesa dallo Stato.
San Martino divenne popolarissimo in tutto l'Occidente: in Francia è il santo cui è dedicato il maggior numero di chiese e molte località portano il suo nome.
Anche in Ticino gli sono dedicate numerose chiese, tra cui quella di Ronco s/Ascona, il paese del vescovo Giuseppe.
Il mantello e la spada dello stemma, oltre al riferimento al santo, sono carichi di simbolismo biblico: tra l'altro, il mantello allude alla carità e la spada all'efficacia della parola di Dio.

Note
Nel 1° e 4° cantone lo stemma della diocesi di Lugano

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