Valerio Lazzeri
Vescovo di Lugano (2013- )
Non impedias musicam
Blasonatura/descrizione
Inquartato: nel 1° partito d’azzurro e di rosso, alla graticola di San Lorenzo ritta col manico volto all’insù d’oro, attraversante sul tutto; nel 2° d’argento, al libro delle Sacre Scritture aperto di rosso colle pagine cariche del simbolo dell’”Alfa e Omega” d’oro; nel 3° d’argento, all’arpa d’oro; nel 4° d’azzurro, alla fascia ondata d’argento, accompagnata in capo da un sole radioso d’oro
Riferimenti biografici
scheda di www.catholic-hierarcky.org
pagina di it.wikipedia.org
pagina di www.ivescovi.ch
Riferimenti araldici
pagina di www.diocesilugano.ch
Fonti immagini
pagina di www.ivescovi.ch
Lo stemma è così presentato nella pagina di www.diocesilugano.ch
Il galero o cappello prelatizio con le dodici nappe o fiocchi (sei per parte), di colore verde, designa la dignità di Vescovo. La croce cui è accollato lo scudo designa parimenti l'ordine episcopale. All’interno dello scudo, Mons. Lazzeri ha rinunciato a riprendere il suo stemma di famiglia preferendo inserire alcuni elementi simbolici come l’arpa che ricorda il suo motto (“non impedias musicam”) e la Sacra Scrittura con le lettere alfa e omega (inizio e fine). Ritroviamo inoltre alcuni elementi che vogliono ricordare l'origine del Vescovo: il sole che rappresenta la Valle di Blenio (“la Valle del sole” appunto) e l'acqua che rappresenta il fiume Brenno. Lo stemma della Diocesi di Lugano composto dalla graticola di San Lorenzo (strumento del martirio del Santo Patrono della Diocesi) posta sui colori dello stemma del Cantone Ticino invertiti (a sinistra il blu e a destra il rosso) rappresenta invece il ministero e la giurisdizione affidatigli
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